corti di calpera

Difficoltà:

T

Dislivello:

154 mt.

Sviluppo:

6 km.

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Corti di Calpera

ALPE SEGLETTA 936 MT.

Itinerario ad anello che permette di scoprire alcuni corti maggengali della Valle Intrasca. L’escursione parte dall’alpe Segletta facendo un anello attorno al colle Calpera, caratterizzato da ampi terrazzamenti a gradoni in terra battuta (ciglionamenti), e intercetta in vari punti il moderno elemento di attrazione della Zipline del Lago Maggiore.
 
IL PERCORSO
Si consiglia il parcheggio in località Segletta, presso la Zipline. Dopo aver percorso per un breve tratto la strada asfaltata per Piancavallo ad un tornante si incontra a sinistra la strada sterrata che porta agli alpeggi. Si raggiunge dapprima il nucleo detto In ti Cumugn (Nei Comuni 1068 m). In breve la strada diventa un sentiero, che attraversa faggete con esemplari monumentali attraversate da freschi ruscelli. Lungo tutto il percorso si fronteggiano nella valle i "curt" e tutti vengono attraversati dal percorso stesso, dapprima si incontra Corte dei Ratti, poi si costeggia Corte di Sotto e, senza addentrarsi, si prosegue a salire verso Corte Pianà, con baite ben tenute e ancora frequentate. Qui, arrivati alla sommità dell’alpe, una sosta è doverosa per ammirare l’ampio panorama sui monti di Colle (Spalavera, Bavarione). Il panorama ci accompagna fino a raggiungere Corte Laveggio (Lavesc), anche questo ben tenuto e servito da una teleferica. Accanto alla teleferica si osserva a sinistra un sentiero segnalato per Segletta, che passa da Corte di Sotto, a destra invece una traccia, priva di indicazioni, che è quella che vi proponiamo di imboccare per scendere in mezzo ai boschi, un tempo terrazzi, di Calpera fino alla località abbandonata detta Casinascia (Cascinaccia). Terminata la discesa dal promontorio di Calpera si incontra la sterrata per MTB, che ricalca il sentiero R15, e prosegue tra boschi di faggio in costa alla montagna, offrendo una visuale a volo d’uccello su Calpera. In questo tratto si incontra la Cappella della Madonna Addolorata e, proseguendo, si arriva al Corte Giovanoli e di qui si risale fino all’Alpe Segletta e alla zipline.
 
TERRAZZAMENTI
Presso ogni corte si osservano piccole porzioni di terreno terrazzato con l’uso dei classici muretti a secco, ma la particolarità maggiore di questo itinerario è il promontorio di Calpera, un tempo lavorato con prati da sfalcio, ottenuti su vasti terrapieni (ciglionamenti) con cui gli alpigiani avevano modellato i fianchi del colle, oggi intuibili solo in alcuni punti rimasti liberi dai boschi.
L’ambiente naturale non antropizzato è caratterizzato da vaste faggete. In un tratto, presso il Corte Giovanoli si osserva una pineta da rimboschimento.
 
LA TESTIMONIANZA
Come si può notare in foto d’epoca (1950) del promontorio di Calpera sono ben visibili i terrazzamenti a prato, dove veniva praticato lo sfalcio per ottenere foraggio. Si tratta di terrazzamenti senza muretti di sostegno, ma ricavati con tagli e riporti di terra, con la finalità di creare dei piani lungo i fianchi della montagna (testimonianza di Monica Gagliardi)
 
PUNTI DI INTERESSE
1. Nei Comuni (1047 m). Si tratta di una serie disseminata lungo il sentiero di edifici rurali, che portano questo toponimo caratteristico in quanto erano in passato di proprietà comune. Tra le baite, ben tenute, si osservano lembi di terreno terrazzato e una fontana-lavatoio (2).
3. Corte dei Ratti (1057 m). Edifici rurali abbandonati caratterizzano questo nucleo, tra essi si notano serie di muretti a secco e, tra le baite in rovina, particolari architettonici dell’edilizia tradizionale, quali architravi e portoni lignei.
4. Corte Pianà (1090 m). Questo nucleo, ben tenuto e ancora frequentato, è sorto rubando superficie alla montagna mediante muri in pietre a secco. Una scaletta e poi una mulattiera lastricata lo attraversano, giunti alla sommità si incontra il sentiero che prosegue per Colle. Qui sono presenti una bella fontana-abbeveratoio e un lavatoio costruito in piode infisse nel terreno attorno ad una pozza d’acqua sorgiva.
5. Corte Laveggio (1037 m). È un altro nucleo ben tenuto e ancora frequentato, con edilizia rurale e muri in pietre a secco.
6. Cascinaccia (966 m) e Corte delle Stoppie. Questo nucleo è invece abbandonato, come pure il vicino Corte delle Stoppie (Curt di Stupp), raggiungibile con breve deviazione sui terrazzamenti a monte di Cascinaccia. Il sentiero non è più facilmente riconoscibile, ma percorrendo i terrazzi si raggiunge questo Corte con rovine di splendide baite in pietre a secco, poco oltre un filare di faggi secolari e affioramenti rocciosi.
7. Cappella della Madonna Addolorata. La cappella sorge in una zona che fu teatro del rastrellamento nazifascista del giugno 1944. Recentemente restaurata, propone nella nicchia centrale un delicato affresco ottocentesco della Madonna Addolorata, sulla parete di destra Sant’Antonio da Padova con il Bambini Gesù, nella volta il Padre Eterno, la colomba dello Spirito Santo e teste di cherubi.
8. Corte Giovanoli e cappella. Questo nucleo è completamente ristrutturato, alcune baite mantengono ancora a vista i muri in pietra, ma la maggior parte degli edifici è stata trasformata in moderne case. Nel nucleo una cappella, anch’essa rimodernata e completamente intonacata, non conserva tracce di affreschi.
9. Presso il Corte è presente l’apicoltura (azienda Brusa Gialuigi)
10. Zipline del Lago Maggiore. Un cavo di acciaio teso tra due montagne lungo il quale volare immersi nel verde, voluta dal comune di Aurano e realizzata nell'anno 2015. Un tempo un mezzo di trasporto e oggi un elemento di attrazione e divertimento.
 
PUNTI DI RISTORO
- Ristorante La Batùa presso l’Alpe Segletta, Via Giulio Pastore 7
- Circolo Libero Pensiero, Via Monte Zeda 4 - Aurano
- Circolo Scareno, Via Vittorio Veneto 19 – Scareno
 
DA PROVARE
Zipline del Lago Maggiore. Un cavo di acciaio teso tra due montagne lungo il quale volare immersi nel verde, voluta dal comune di Aurano e realizzata nell'anno 2015. Un tempo un mezzo di trasporto e oggi un elemento di attrazione e divertimento. Info: 393 339467147- info@lagomaggiorezipline.
 
ATTIVITA’ SPORTIVE RICREATIVE
- Escursionismo (sentieristica Parco Val Grande)
- Lago Maggiore Zip Line
- Corsa in montagna: tracciato della maratona ‘Valle Intrasca’
- Percorsi mountain bike: Colle - Calpera - Segletta (n. 14); Anello Colle - Passo Folungo (n. 9); Colle - Rif. Pian Vadà (n. 10)
 
ALTRE AREE DI INTERESSE
- Linea Cadorna
- Paese di Aurano con itinerario ad anello
- Paese di Scareno con itinerario ad anello
- Alpe Piaggia
- Alpe Biogna

INTERRACED

AREE PROTETTE OSSOLA

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Informazioni

Difficoltà :

T

Dislivello :

154 mt.

Sviluppo :

6 km.

Tempo totale ore +/-:

2:30

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Scarso

Mappa:

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

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In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

0/500 mt.

Cat. sviluppo :

5/10 km.

Cat. Tempo :

0/4 ore.