traversata val grande

Difficoltà:

EE

Dislivello:

1680 mt.

Sviluppo:

22,6 km.

Hai fatto questa escursione?

se hai trovato un errore oppure delle variazioni invia una segnalazione.

Si, ho letto la normativa sulla Privacy e l’accetto.

Traversata della Val Grande

VAL LOANA 1250 MT. - ALPE SCAREDI 1860 MT.

Sentieri : M14 - P30 - P40 - A40

La traversata della Val Grande dalla val Loana a Colloro ( Premosello Chiovenda ) è l'escursione più famosa del parco Val Grande, nonostante non ci siano tratti pericolosi è consigliata solo ad escursionisti esperti in quanto il dislivello e la lunghezza del percorso sono impegnativi. Gli escursionisti più preparati riescono a compiere la traversata in un giorno, il consiglio però è quello di spezzare l'escursione in due giorni, facendo tappa al bivacco in località "In la Piana" esattamente a metà percorso. Fare l'escursione in due giorni inoltre permette di godersi a pieno questo splendido parco e di vivere due giorni nella natura più selvaggia delle nostre alpi. 
Nulla vieta di fare la traversata anche in senso inverso.

ATTENZIONE : non affrontate la traversata con leggerezza, è lunga e faticosa. Inutile ribadire che si deve prevedere di lasciare un'auto sulla strada che da Colloro porta all’alpe Piana, la macchina può essere parcheggiata in un piccolo parcheggio vicino la bacino idroelettrico, da qui solamente i mezzi autorizzati possono procedere.


Arrivati a Malesco si segue la strada per la val Loana, si parcheggia quindi l'auto nel comodo parcheggio e si procede a piedi sulla strada gippabile e, dopo aver attraversato il rio Loana, seguiamo il sentiero che dopo l'agriturismo si dirige verso il fondo valle e poi inizia a salire rapidamente nel bosco. Superati i resti delle antiche fornaci a quota 1340 mt. si prosegue sulla mulattiera e, dopo una dura salita, si arriva all’alpe Cortenuovo a quota 1792 mt., il sentiero prosegue poi per l’alpe Scaredi a quota 1841 mt. dove c'è un piccolo bivacco.
Da Scaredi di scende fin quasi al torrente per poi risalire all’alpe Portaiola a quota 1295 mt., dopo le baite dell'alpeggio il sentiero scende nel bosco di faggi fino al fondo valle per attraversare il rio Valrossa su una comoda passerella. 
Dopo il guado si prosegue per il bivacco In La Piana che si raggiunge dopo una breve salita. Dal bivacco si supera il prato dell'alpeggio ed in leggera salita si aggirano le pendici del Mottac fino a raggiungere il ponte ed il sentiero che devia a sinistra e inizia qui la dura salita verso la Colma di Premosello passando per i prati della dell’alpe Gabbio e salendo lungo la faggeta fino alla Colletta a quota 1270 mt.
Si prosegue quindi in falso piano fino ad un torrente che si guada facilmente e si sale all’alpe Serena a quota 1320 mt., il sentiero passa sopra le baite ed attraversando nuovamente il torrente sale rapidamente a tornanti alla Colma di Premosello a quota 1728 mt. Dalla Colma si scende velocemente verso l’alpe La Motta, non prendete il sentiero sulla destra che porta all’alpe Stavelli a meno che non vogliate allungare il percorso, si arriva quindi su sentiero fino all'alpe La Piana
Da qui su strada asfaltata, passando per l'alpe Lut, si raggiunge il bacino sopra Colloro dove presumibilmente dovrebbe essere parcheggiata la vostra auto.

Rating 4 (1 Votes)

Follows us!

Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

1680 mt.

Sviluppo :

22,6 km.

Tempo totale ore +/-:

11

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Assente

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

divider
donazione opentrek

ZERO PUBBLICITA!

Aiutami con un piccolo contributo...

divider

Gallery

Hai fatto questa escursione?

condividi le tue foto!

Carica le immagini da inviare *
Drag & Drop Files Here Browse Files

Dichiaro di essere il proprietario delle immagini e di volerle pubblicare sul vostro sito web ed i social ad esso collegati.

Si, ho letto la normativa sulla Privacy e l’accetto.

Cat. dislivello :

1500/2000 mt.

Cat. sviluppo :

oltre 20 km.

Cat. Tempo :

8/12 ore.