val vigezzo cicogna

Difficoltà:

EE

Dislivello:

1770 mt.

Sviluppo:

15,6 km.

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Traversata val Vigezzo - Cicogna

VAL LOANA 1250 MT. - BOCCHETTA SCAREDI 2095 MT.

Sentieri : M14 - P17 - BOVE - X08 - P00

La traversata della Val Grande dalla val Loana ( in val Vigezzo ) a Cicogna, passando per le Strette del Casè, è un’escursione molto impegnativa, da fare solamente con persone esperte. Non ci sono difficoltà tecniche particolari ma il sentiero non sempre evidente ed il passaggio su tratti esposti e per ripidi canaloni può mettere in seria difficoltà le persone meno esperte o chi soffre di vertigini. 

Arrivati a Malesco si segue la strada per la val Loana, fino alla località Fondo Li Gabbi a quota 1250 mt. dove possiamo parcheggiare l’auto. Si procede a piedi sulla strada gippabile e, dopo aver attraversato il rio Loana, seguiamo il sentiero che dopo l'agriturismo si dirige verso il fondo valle e poi inizia a salire rapidamente nel bosco. Superati i resti delle antiche fornaci a quota 1340 mt. si prosegue sulla mulattiera e, dopo una dura salita, si arriva all’alpe Cortenuovo a quota 1792 mt. e quindi all’alpe Scaredi.
Da qui si segue il sentiero che, sulla sinistra, prosegue in direzione della cima della Laurasca. Dopo aver superato dei laghetti inizia un lungo traverso che, passando sotto la Laurasca, porta alla bocchetta di Scaredi a quota 2095 mt. Dalla bocchetta il sentiero prosegue sulla destra, con un lungo passaggio in cresta a tratti esposto e con alcuni passaggi assicurati da catene. 
Sebbene non ci siano punti tecnicamente difficili questo tratto deve essere affrontato con la massima cautela, qui una caduta potrebbe avere esiti drammatici. Arrivati alla bocchetta di Campo a quota 1994 mt., dove si trova l’omonimo rifugio, il sentiero prosegue pianeggiante fino ad una bocchetta segnata con una targa, da qui un ripido canalone porta all’inizio delle Strette del Casè, un percorso complesso a tratti esposto da affrontare con cautela. 
Dopo diversi sali scendi si arriva alla bocchetta alta dei prati di Ghina a quota 1810 mt. dove termina il percorso chiamato Strette del Casè, si scende lungo i Prati di Ghina seguendo le tracce di vernice e gli ometti fino a raggiungere l’alpeggio abbandonato di Cavrua a 1410 mt. Dall’alpe si prosegue verso est, seguendo il sentiero segnato che porta ai ruderi dell’alpe Pogallo dentro, si scende quindi fino ad attraversare un piccolo rio dove, nei pressi del guado, è possibile individuare un blocco in pietra lavorato. Il sentiero prosegue e, dopo una breve salita, si arriva all’alpe Pogallo a quota 775 mt., da qui un comodo sentiero porta in circa due ore a Cicogna.

 

NOTE
Volendo è possibile raggiungere Cicogna anche passando per il sentiero chiamato "dell'Arca" ( X03 ) che parte da In La Piana. Questo sentiero tuttavia è sconsigliato in quanto pericoloso con tratti ripidi ed esposti, brevi passaggi rocciosi di arrampicata di II°+, alcuni senza catene. Lo menziono in questa pagina solo a titolo di informazione. 

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Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

1770 mt.

Sviluppo :

15,6 km.

Tempo totale ore +/-:

9

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Assente

Mappa:

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

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Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

1500/2000 mt.

Cat. sviluppo :

15/20 km.

Cat. Tempo :

8/12 ore.