passo del Monscera

Difficoltà:

E

Dislivello:

550 mt.

Sviluppo:

9 km.

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Escursione passo del Monscera

SAN BERNARDO 1628 MT. - PASSO MONSCERA 2103 MT.

Sentieri : D8 - D0

L'escursione al passo Monscera ( 2103 mt. ), in alta val Bognanco, è un giro ad anello adatto anche a tutti. Il sentiero è sempre ben visibile ed i panorami regalano scorci spettacolari sul massiccio del Fletschorn, del Lagginhorn e della Weissmeis. Visibile anche il Monte Leone.

 

Arrivati a Bognanco si procede in auto per l'alpe San Bernardo, alla fine della strada si lascia l'auto nel parcheggio adiacente al rifugio. Si procede a piedi sul sentiero di destra e, arrivati al bivio, si seguono le indicazioni per il passo del Monscera ( D8, segnavia rosso-giallo-rosso ). Si attraversa quindi un ponticello sul torrente Rasigna e poco dopo il sentiero comincia a prendere quota, giunti ad un bivio a quota 1630 mt. si prosegue a sinistra in direzione del rifugio il Dosso a quota 1750 mt.

Dopo le baite il sentiero prosegue e ci si mantiene in direzione dell'alpe Monscera a quota 2020 mt., da qui verso la croce e poi in direzione del passo Monscera a quota 2103 mt. Per il rientro si scende dal passo e, mantenendosi sulla destra ( segnavia bianco-rosso-bianco ), si raggiunge il rifugio Gattascosa a quota 1997 mt., si procede quindi in direzione del lago di Ragozza e si attraversa la torbiera di Gattascosa, con la sua caratteristica "passerella". Si raggiunge quindi il lago di Arza e per ripidi tornati si rientra  all'alpe San Bernardo.
 

Nulla vieta ovviamente di fare il circuito ad anello in senso inverso. Da valutare seriamente una tappa al rifugio Gattascosa, vitto e alloggio sono davvero ottimi!

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Informazioni

Difficoltà :

E

Dislivello :

550 mt.

Sviluppo :

9 km.

Tempo totale ore +/-:

3

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Scarso

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

0/500 mt.

Cat. sviluppo :

5/10 km.

Cat. Tempo :

0/4 ore.