passo del nefelgiù

Difficoltà:

EE

Dislivello:

1560 mt.

Sviluppo:

17,5 km.

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Escursione passo del Nefelgiù

MORASCO 1743 MT. - LAGO SRUER 2330 MT.

Sentieri : G95

L'escursione al passo di Nefelgiù ( 2583 mt. ) ed ai laghi Sruer e Vannino è un classico giro della val Formazza. Il sentiero sempre ben segnalato ne fà un'escursione adatta a tutti, ed i panorami sui due laghi e sulla Punta d' Arbola ripagano pienamente della fatica.

 

Arrivati a Morasco ( 1750 mt. ) si lascia l'auto nel parcheggio a pagamento sotto la diga, ad oggi ( 2022 ) il costo è di 5€ per tutto il giorno. Attenzione, la cassa automatica non dà resto.

Si segue la strada sterrata sulla sinistra della diga, ed arrivati all'alpe Nefelgiù si oltrepassa la baita e, stando sulla destra del pascolo, si prosegue entrando nel vallone di Nefelgiù. Si sale rapidamente all’omonimo passo, ed una volta raggiunto inizia la discesa in direzione del rifugio Margaroli sulla diga del Vannino a quota 2194 mt. 
Prima di raggiungere l'alpe Vannino troviamo il bivio per il lago di Sruer 2330 mt. che si ragguinge con pochi minuti di cammino.

Da valutare un pernottamento al rifugio Margaroli per godere a pieno dell'escursione ed esplorare con più calma i dintorni : passo del Busin, passo Scatta Minoia e volendo le guglie del Lebedun salendo dal lago Sruer.

 

Il rientro viene fatto per la stessa via.

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Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

1560 mt.

Sviluppo :

15.5 km.

Tempo totale ore +/-:

6

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Assente

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

1500/2000 mt.

Cat. sviluppo :

15/20 km.

Cat. Tempo :

4/8 ore.