Colmine di Crevola

Difficoltà:

E

Dislivello:

1210 mt.

Sviluppo:

11,6 km.

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Escursione Colmine di Crevola

SCEZZA 700 MT. - COLMINE DI CREVOLA 1700 MT.

Sentieri : A9

L'escursione alla Colmine di Crevola ( o di Varzo che dir si voglia ) è, dal punto di vista panoramico una meta obbligatoria. Dalla cima è ben visibile la piana di Domodossola, caratteristici i grandi pozzi un tempo utilizzati come riserva d'acqua. Da segnalare la presenza di un comodo bivacco costruito dagli Alpini.

 

Arrivati a Crevoladossola si prosegue sulla statale e si devia in direzione della frazione di Traversagno, quindi si procede verso la palestra di roccia e la località di Enso, fino ad arrivare al piccolo piazzale della festa di Scezza a quota 700 mt. dove si parcheggia l'auto.

Inizialmente si cammina sulla strada asfaltata, dopo la cappelletta si prende il sentiero ( inizialmente a gradini in pietra ) che porta ad un bivio, si prende il sentiero di sinistra e si supera l’alpe Ceva Bassa ( 930 mt. ). Seguendo il sentiero ( segnavia bianco rossi ) si raggiunge l'alpe di Gorta ( 1300 mt. ) e, seguendo la mulattiera, si sale rapidamente fino alla cima della Colmine a quota 1700 mt., da qui è possibile proseguire fino all’alpe Colmine.

 

VARIANTI

Il ritorno può essere fatto scendendo a Foppiano di Crodo. Dalla Colmine si procede verso l’alpe Genuiga a quota 1695 mt., poi verso il passo Colmine a quota 1605 mt. Da qui è possibile andare verso il passo Bocca del Lupo e poi scendere a Campero, oppure scendere direttamente a Campero a quota 1380 mt. Da Campero infine si raggiunge Foppiano di Crodo a quota 1250 mt. Ovviamente bisognerà pensare di lasciare una seconda auto qui...

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Informazioni

Difficoltà :

E

Dislivello :

1210 mt.

Sviluppo :

11,6 km.

Tempo totale ore +/-:

5

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Scarso

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

1000/1500 mt.

Cat. sviluppo :

10/15 km.

Cat. Tempo :

4/8 ore.