Escursione pizzo delle Pecore
CARDEZZA 510 MT. - PIZZO DELLE PECORE 2018 MT.
Sentieri : A24
L'escursione al pizzo delle Pecore da Cardezza è una meta molto conosciuta per la sua posizione ed offre un panorama da cartolina! Possiamo ammirare il monte Rosa, l'Andolla, il monte Leone, la Weissimies, il Lagginhorn, il Flestschorn, il Breithorn, solo per citare le maggiori… E' una camminata piuttosto impegnativa quindi consigliata a buoni camminatori, si parla di uno sviluppo di quasi 20 km. ed un dislivello di ben 1750mt.
Arrivati a Cardezza si prosegue sulla strada che porta fino al traliccio dell'alta tensione, poco più avanti è presente una sbarra in quanto il transito è permesso solo ai veicoli autorizzati. Potete parcheggiare l'auto nei pressi della sbarra ( ovviamente senza intralciare il passaggio ). Arrivati al traliccio possiamo scegliere se percorrere la strada che porta all’alpe Marzone ( 865 mt. ) oppure prendere il sentiero che, appena prima del traliccio, sale anch'esso all’alpeggio. Quest' ultimo è poco battuto ed ormai in disuso, è quindi consigliabile seguire la strada.
Poco prima di arrivare all’alpe Marzone la strada si divide, una prosegue per l'alpeggio mentre la seconda, che troviamo sulla destra e porta all'area feste, porta all’alpe Coriesco a quota 1125 mt. che sarà la nostra prossima meta. Giunti a Coriesco si prosegue per l’alpe Giogh a quota 1482 mt., il sentiero è molto frequentato ed è quindi ben visibile, rapidamente si sale in direzione della Colla Bassa a quota 1680 mt. Qui, poco prima di raggiungere Colla Bassa, il sentiero taglia sul versante sinistro della montagna in direzione Cort di Sopra a quota 1609 mt. ( Cort Grand in dialetto ) con un lungo traverso, da cui è possibile scorgere il pizzo delle Pecore ( 2018 mt. ). Dall' alpeggio parte una traccia che porta alla bocchetta ben visibile sulla destra.
Dalla bocchetta si gira sulla destra, dove un tratto esposto ( ma non "complicato" ) deve essere superato con cautela. Magari può essere una buona idea lasciare i bastoni da trekking ed usare le mani per garantirsi un appiglio sicuro. Il sentiero prosegue un pò a vista fino alla cima, dove alcuni tratti devono essere fatti con passo "sicuro".
Arrivati alla cima la vista è da cartolina, però la cacca delle pecore che richiama nuvole di mosche rovina un pò il "momento".
VARIANTE
All’alpe Marzone è possibile prendere un secondo sentiero per raggiungere l’alpe Cort di Sopra che passa per l’alpe Gallina e l’alpe Vadione, questo percorso permette di fare un circuito ad anello. Tuttavia tale sentiero è sconsigliato in quanto poco frequentato, a tratti pericoloso ed oramai completamente in disuso. Si raccomanda la massima cautela, meglio scendere per la stessa via fatta all' andata.