monte Alom

Difficoltà:

EE

Dislivello:

1615 mt.

Sviluppo:

16,5 km.

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Escursione Monte Alom e Croce di Rovareccio

FRAZ. RANCO 430 MT. - MONTE ALOM 2011 MT.

Sentieri : A06 - a10 - m03

L'escursione che dalla frazione di Ranco, nel comune di Masera, porta alla cima del monte Alom ( 2011 mt. ), passando dalla croce di Rovareccio si sviluppa su una distanza di oltre 16 Km. ed un dislivello di ben 1600 metri. Fuori dai “classici” circuiti del trekking Ossolano questa escursione regala bellissimi panorami sull'Ossola e vi farà scoprire il suggestivo alpeggio di Pescia. Nonostante non presenti difficoltà tecniche l’escursione è adatta a buoni camminatori.

 

Arrivati alla frazione di Ranco ( 430 mt. ) si parcheggia l’auto nella piccola piazza antistante la chiesetta. Attraversata la strada troviamo subito le indicazioni del sentiero con vernice bianco-rossa, percorriamo quindi la breve mulattiera fino ad incrociare la strada asfaltata. Seguiamo quindi la strada asfaltata fino al suo termine, qui sulla destra troviamo le indicazioni del sentiero che porta al lago di Onzo ( 600 mt. ). Arrivati al lago si segue la strada asfaltata fino alla cappella di San Antonio, alla sua sinistra riparte il sentiero che porta all’alpe Pescia incrociando di tanto in tanto la strada asfaltata. Si prosegue quindi fino a raggiungere la corte di Lavonchio sotto dell’alpe Pescia ( 1340 mt. ), ancora un breve tratto e si arriva alla chiesetta dell’alpe Pescia ( 1440 mt. ). Dalla Chiesetta si segue la strada gippabile fino a raggiungere le indicazioni per Cazzola che seguiremo. Più avanti si trovano le indicazioni per la croce di Rovareccio ( 1767 mt. ), nostra prossima meta… Arrivati alla croce di Rovareccio consigliamo di fare un ultimo sforzo e raggiungere la cima del monte Alom ( 2011 mt. ), distante circa 30 min., sarete ripagati! Anche qui è presente una croce in legno.

Dalla cima del monte Alom si scende per lo stesso sentiero, arrivati alle indicazioni per Rovareccio è possibile seguire le indicazioni per l’alpe Pescia raggiungendo la Chiesetta con un sentiero alternativo a quello fatto in precedenza. Tornati alla chiesetta seguiamo la strada asfaltata fino a raggiungere la strada sterrata che in prossimità di una curva, poco prima di arrivare al grande piazzale, prosegue a sinistra. Attenzione, non seguite quella asfaltata che si trova poco prima! Seguendo la strada arriviamo alla corte “At Chign” ( 1340 mt. ), qui il sentiero prosegue ben segnalato con bolli bianco-rossi fino all’alpe di Fornale.

Poco sopra l’alpeggio si incrocia la strada asfalta che lo serve, la si deve seguire fino al suo termine, da qui si prosegue sulla sterrata che scende nei pressi di alcune baite. Poco prima di una baita si apre un piccolo varco nella recinzione in pietra, segnalato con vernice bianco-rossa, quindi si segue il sentiero che attraversa l’alpeggio fino a trovare le indicazioni per San Giovani ed il lago di Onzo.

Si inizia quindi la veloce discesa che ci porterà alla chiesa di San Gionvanni, raccomandiamo di seguire il sentiero segnalato come estivo. Arrivati alla chiesetta, ben visibile da Domodossola, si segue il sentiero che, nei pressi della fontana, scende fino all’alpe Prati. Poco prima si trovano le indicazioni per Onzo e Darvasco che seguiremo, arrivati nei pressi del canale di cemento che porta l’acqua nel bacino di Onzo proseguiamo verso Darvasco ( volendo si può andare al lago di Onzo e rientrare per il sentiero fatto all’andata…. ). Arrivati sulla strada asfaltata la seguiamo fino a raggiungere il punto di partenza a Ranco.

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Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

1615 mt.

Sviluppo :

16,5 km.

Tempo totale ore +/-:

7

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Assente

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

1500/2000 mt.

Cat. sviluppo :

15/20 km.

Cat. Tempo :

4/8 ore.