passo Campeia e Larecchio

Difficoltà:

EE

Dislivello:

1500 mt.

Sviluppo:

18 km.

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Escursione passo Campeia e Larecchio

ARVOGNO 1240 MT. - PASSO CAMPEIA 2200 MT.

Sentieri : M17 - L02

L'escursione ad anello che dal passo Campeia porta al lago di Larecchio per poi rientrare dal lago Panelatte, si sviluppa su oltre 18 km. e circa 1500 mt. di dislivello. Alcuni passaggi sono molto insidiosi, per questo motivo è un'escursione indicata solamente ad escursioni esperti e ben allenati. Da segnalare la mancanza d'acqua lungo il percorso, l'unico punto utile è la casa dei guardiani al lago di Larecchio.

 

Arrivati ad Arvogno si prosegue oltre la piccola piazza davanti al rifugio, dove la strada inizia a scendere, poco più avanti sulla sinistra, troviamo le indicazioni per l'alpe Coier ed il passo Campeia.
In questo punto non è possibile parcheggiare l'auto e bisogna proseguire fino ai piloni della seggiovia, oppure fino al ponte dove si interrompe la strada.
Una volta parcheggiata l'auto e tornati al punto di partenza del sentiero si seguono le indicazioni per l'alpe Coier ( 1150 mt. ) M15, si scende quindi fino a fondo valle per 150 mt. di dislivello e dopo aver attraversato il fiume inizia la salita all'alpeggio.
Superato Coier si procede in direzione alpe Vei ( sentiero M17 ) ed alpe Campeglio, da Campeglio 1540 mt. si devia a sinistra verso l'alpe Riola 1560 mt. per poi risalire in direzione dell'alpe Campo 1775 mt. Non bisogna seguire il sentiero di destra che porta all'alpe La Colla.
Dall'alpe Campo il sentiero potrebbe essere invaso dalla vegetazione e si fatica a vedere dove si mettono i piedi, da valutare l'utilizzo di scarponcini a collo alto. Il sentiero, anche nella parte finale che risale un pratone, risulta ben segnalato con bolli di vernice, sembrerebbero fatti di recente ( 2022 ). Bisogna comunque prestare un minimo di attenzione per scorgere alcuni segnavia coperti dalla vegetazione.
Dall'alpe Campo si sale quindi direttamente al passo Campeia a 2200 mt., dal passo si scende sulla sinistra ( attenzione la traccia GPS qui non è corretta ), costeggiando la parete rocciosa, questo tratto è molto ripido ed insidioso. Il fondo è friabile e si deve considerare anche la possibilità che dalla parete possano cadere dei sassi. 
Al termine del canale roccioso la pendenza diventa più dolce e sulla destra si intravede il sentiero che in falso piano porta all'alpe Forgnone 1940 mt., un vecchio paletto ed un ometto in pietra lo segnalano ( ad oggi ).
Il sentiero che porta a Forgnone è invaso dalla vegetazione ed attraversa un versante molto scosceso, occorre la massima cautela.
Arrivati all'alpeggio il sentiero che sale al laghetto di Forgnone è ben evidente, si raggiunge quindi il passo di Larecchio 2029 mt. e si scende verso il lago 1857 mt. Da qui si seguono le indicazioni per la Forcola di Larecchio 2148 mt., quindi si scende verso il lago Panelatte e la cappella di San Pantaleone 1992 mt.
Da San Pantaleone si scende sul largo sentiero che porta ad Arvogno.

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Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

1500 mt.

Sviluppo :

18 km.

Tempo totale ore +/-:

8

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Scarso

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

1000/1500 mt.

Cat. sviluppo :

15/20 km.

Cat. Tempo :

4/8 ore.