pizzo ragno

Difficoltà:

EE

Dislivello:

1980 mt.

Sviluppo:

21 km.

Hai fatto questa escursione?

se hai trovato un errore oppure delle variazioni invia una segnalazione.

Si, ho letto la normativa sulla Privacy e l’accetto.

Escursione Pizzo Ragno da Malesco

MALESCO 765 MT. - PIZZO RAGNO 2289 MT.

Sentieri : m10 - M08

L'escursione al pizzo Ragno partendo da Malesco ( località Camini ) è un' escursione adatta solo a camminatori ben allenati, i quasi 2000 mt. di dislivello si sviluppano su un circuito di 21 km. con pendenze del 35%. Questa escursione ad anello con arrivo a Santa Maria Maggiore regala panorami mozzafiato, oltre alla soddisfazione di attraversare praticamente tutti gli alpeggi del pizzo Ragno.

 

Prima di arrivare a Malesco ( 765 mt. ), dopo il semaforo sulla statale, troviamo un parcheggio sulla destra con ben in vista le indicazioni del sentiero che porta al rifugio CAI Al Cedo. Parcheggiata l'auto si parte sul comodo sentiero che ci porta ad incrociare la ciclabile della pineta, si và quindi verso sinistra in località Vigiallo a 785 mt. dove troviamo altre indicazioni. Si sale percorrendo la mulattiera che ci porta alla Cappella di S. Antonio a 940 mt. e poi percorrendo un sentiero in sali scendi entriamo nella parte bassa della valle che porta al pizzo Ragno. Il sentiero, probabilmente poco usato non è pulito ed in alcuni tratti invaso dall'erba, porta ad una baita con un vecchio cartello "alpe Aglio ", qui si segue il sentiero che, dietro la baita diroccata, si abbassa e segue il Torrente Basso.

Si arriva quindi all'alpe Basso a quota 1130 mt. e si seguono le indicazioni per l'alpe Erta a quota 1279 mt. dove troviamo altre indicazioni per raggiungere il rifugio CAI Al Cedo, qui il sentiero inizia a salire rapidamente lungo i prati fino a raggiungere il rifugio all'alpe Cedo a 1576 mt. di quota. Si prosegue fino a raggiungere l'alpe Geccio a 1774 mt di quota e seguendo il sentiero segnalato da omini in pietra si arriva ad un grosso masso dove sono presenti dei cartelli. Dopo il masso un sentiero prosegue ai laghi del Geccio ed uno gira a destra, la strana posizione del cartello per il pizzo Ragno induce a seguire il sentiero di destra ma consigliamo di procedere in direzione dei laghi. Il sentiero di destra, dopo poco, diventa scarsamente visibile per poi raccordarsi con il sentiero alto che porta al pizzo Ragno.

Proseguendo invece per i laghetti si sale più gradatamente fino a raggiungere il sentiero che, facendo un lungo traverso, porta alla vetta con un ultimo sforzo. Raggiunto il pizzo Ragno a quota 2289 mt. il panorama sulla valle Ossola e sulla valle Vigezzo ripaga della fatica, è possibile anche vedere le isole del lago Maggiore.

Per il ritorno si scende fino Al Cedo, nei pressi di un masso parte il sentiero che porta alla Cappella di Larecchio e poco più avanti un cartello indica il sentiero M08. La lunga traversata porta prima all'alpe Saldè a quota 1637 mt., località Fontane a 1620 mt. ed infine alla cappella di Larecchio a quota 1694 mt. Durante il traverso a raggiungere la cappella di Larecchio si incrociano un paio di sentieri che svoltano verso il basso, noi ovviamente dobbiamo sempre tenerci in quota. Dalla cappella si scende all'alpe Cima a quota 1506 mt. e quindi verso Santa Maria Maggiore. Il sentiero scende per ripidi tornanti ed arriva nei pressi del centro del Fondo, dove consigliamo di lasciare la seconda auto.

 

Vedi anche : Pizzo Ragno da Patqueso - Pizzo Ragno da Orcesco

Rating 5 (1 Votes)

Follows us!

Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

1980 mt.

Sviluppo :

21 km.

Tempo totale ore +/-:

9:30

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Scarso

Mappa:

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

divider
donazione opentrek

ZERO PUBBLICITA!

Aiutami con un piccolo contributo...

divider

Gallery

Hai fatto questa escursione?

condividi le tue foto!

Carica le immagini da inviare *
Drag & Drop Files Here Browse Files

Dichiaro di essere il proprietario delle immagini e di volerle pubblicare sul vostro sito web ed i social ad esso collegati.

Si, ho letto la normativa sulla Privacy e l’accetto.

Cat. dislivello :

1500/2000 mt.

Cat. sviluppo :

oltre 20 km.

Cat. Tempo :

8/12 ore.