pizzo ragno

Difficoltà:

EE

Dislivello:

1455 mt.

Sviluppo:

11,5 km.

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Escursione pizzo Ragno da Orcesco e alpe Campra

ORCESCO 825 MT. - PIZZO RAGNO 2289 MT.

Sentieri : M06

L'escursione al pizzo Ragno ( 2289 mt. ) in valle Vigezzo, partendo da Orcesco ( frazione di Druogno ) è un' escursione molto impegnativa, il dislivello elevato ed il sentiero che spesso esige prudenza, specie nell' ultimo tratto, rende questo percorso adatto ad escursionisti esperti. L'ultima parte del sentiero si percorre su rocce esposte, che con l'umidità possono risultare scivolose e molto pericolose. Il panorama sulla valle Vigezzo e l' Ossola è da cartolina.

 

Arrivati ad Orcesco ( 825 mt. ) si parcheggia vicino la stazione e si prende il sentiero che porta prima all'alpe Campra ( M06 ) e poi al pizzo Ragno. Si procede su comoda mulattiera fino all'alpe Campra a quota 1379 mt. dove, portandoci sulla sinistra, seguiamo le indicazione per il pizzo Ragno, attraversando e risalendo il Bosco Negro fino a raggiungere l'inizio della cresta nord del pizzo Ragno.

La salita alla cima si affronta con alcuni facili passaggi di arrampicata e seguendo gli ometti. Questo ultimo tratto presenta tratti esposti da affrontare con la massima cautela, da evitare assolutamente in caso di meteo sfavorevole, con terreno scivoloso o poca visibilità in quanto potrebbe diventare molto insidioso.

La discesa per lo stesso sentiero impone maggiore cautela, spesso scendere è più difficile che salire.

 

NOTE : per chi volesse salire al Pizzo Ragno ricordiamo che è possibile farlo dal sentiero "ufficiale" che sale da Patsqueo.

 

Vedi anche : Pizzo Ragno da PatquesoPizzo Ragno da Malesco

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Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

1455 mt.

Sviluppo :

11,5 km.

Tempo totale ore +/-:

6:30

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Scarso

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

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In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

1000/1500 mt.

Cat. sviluppo :

5/10 km.

Cat. Tempo :

4/8 ore.