lago panelatte

Difficoltà:

E

Dislivello:

1145 mt.

Sviluppo:

10 km.

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Escursione lago Panelatte da Arvogno

ARVOGNO 1240 MT. - FORCOLA DI LARECCHIO 2146 MT.

Sentieri : m21 - M25

L'escursione al lago Panelatte ( 2063 mt. ), in valle Vigezzo partendo da Arvogno, è una bella camminata adatta a tutti, un grande classico! Solitamente si raggiunge anche la Forcola di Larecchio poco più avanti per dare una sbirciatina alla selvaggia val Agarina ed alla diga di Larecchio.

Arrivati ad Arvogno ( 1247 mt. ) si prosegue in auto fino al piccolo parcheggio sotto la funivia dove possiamo parcheggia l'auto. Al termine della strada asfaltata troviamo le indicazioni per la nostra meta ( GTA M25 ) e prendiamo la vecchia mulattiera che porta all'alpe Ai Motti a quota 1810 mt. passando prima per l'alpe Verzasco a quota 1335 mt. e poi l'alpe Villasco a quota 1624 mt. Dall' alpeggio Ai Motti si sale alla Cappella di San Pantaleone a quota 1990 mt. e, seguendo le indicazioni ( segnavia rosso - bianco - rosso ), si arriva al passo di Fontanalba a quota 2026 mt. per poi raggiungere la conca del lago Panelatte a quota 2063 mt. Il rientro viene fatto sullo stesso sentiero dell' andata.

 

VARIANTI
Per chi volesse allungare la camminata è possibile dal lago Panelatte raggiungere la Forcola di Larecchio a quota 2148 mt. risalendo il crinale e spostandosi sulla destra. Da qui, volendo, è possibile scendere alla diga di Larecchio a quota 1857 mt.

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Informazioni

Difficoltà :

E

Dislivello :

1145 mt.

Sviluppo :

10 km.

Tempo totale ore +/-:

4:30

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Scarso

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

1000/1500 mt.

Cat. sviluppo :

5/10 km.

Cat. Tempo :

4/8 ore.